mercoledì 18 gennaio 2012

Volevo solo un paio di scarpe nere.

non so se vi è mai capitato di andare a fare compere con una donna. E' una di quelle esperienze che nella vita fai un paio di volte, tre se sei proprio scemo. Tutto comincia a livello inconscio , quando da piccolissimo sei nel carrozzino con tua madre che gira per i negozi, il tuo cervello registra quell'andatura di due metri\stop altri due metri e di nuovo stop ; gia' da allora inizi ad odiare il giro delle vetrine,anche se non te ne rendi ancora conto. Alla fine, pensavi:vabbe' tanto dopo mi spetta la mia poppata. Decenni dopo, la stessa scena si ripete, solo che la donna che hai accanto non è piu' tua madre , che stavolta non vieni trasportato ma devi camminare e camminare, e che la speranza della poppata successiva non si trasforma sempre in certezza.

Ok,siete usciti insieme ed è tardo pomeriggio,dopo aver perso una mezz'ora a cercare parcheggio iniziate il vostro tour. Di norma se un uomo fa questi giri lo fa perchè c'è sempre un motivo. Prendiamo ad esempio che abbiate necessita' di dover acquistare un nuovo paio di scarpe, magari da cerimonia. "Come le vorresti?" - ti chiede lei.
E tu : "Nere".
"Si,ma nere come?Lucide, col mocassino o i lacci,con la punta arrotondata o a stivale?"
E tu : "...non lo so...nere."
A questo punto lei ti prende la mano, come se fosse Mose' e tu il suo popolo ebraico, e ti trascina via via per i negozi.
Per un uomo, il piu' delle volte , un negozio o un altro che vende lo stesso genere di cose non è che faccia tanta differenza. Al massimo,se proprio va trovato un fattore di preferenza,si cerca ad istinto di entrare in quello con la commessa piu' carina.
Le donne no,hanno tutto un loro sistema di esperienza mista ad istinto mista a nomea del negozio , e quindi l'unica cosa che tocca fare è lasciarsi portare fino alla destinazione. Detto, fatto, si entra nel negozio , con lei che ti sussurra' "Lascia parlare me" e tu che stai riflettendo sul fatto che forse le vecchie scarpe che hai con un po' di lucido avrebbero fatto la loro porca figura.
Si avvicina gentilmente la commessa e chiede "posso aiutarvi?"
"Grazie,ma per ora diamo solo un'occhiata" , risponde la tua lei, sforzandosi di sorridere.
Mentre ti fermi a guardare delle scarpe che potrebbero piacerti, senti che dall'altra parte del negozio ti stanno chiamando:
"Aaamore, vieni a vedere queste!"
Posi quel paio di scarpe che ti interessava, cercando di ricordarne l'ubicazione per ritornarci dopo aver fatto contento il mostro di la'.
Lei prende e ti mostra un paio di scarpe tamarrissime, lucidissime , di quelle che hai sempre pensato che non avresti mai indossato in vita tua.
"Secondo me sono perfette!" Dice lei.
"Mmm , non credo abbiano il mio numero" Provi a dire, sperando che la scusa regga.
"No, no aspetta, adesso chiediamo...senta lei, di queste avete il 46?"
E la commessa "Aspetti che controllo...mmm...no solo il 45"
"Amore provale lo stesso , magari ti stanno bene, sai a volte i numeri non sono proprio esatti e poi queste sono fatte a mano..."

Ovviamente la frase sopra è pronunciata con quel tono irriproducibile con la lingua scritta, quel tono che sembra un consiglio ma è in realta' un ordine mal celato. Allora, senza nemmeno accorgertene, ti trovi seduto sul puffo, indeciso su quale scarpa togliere perchè ti sembrava di ricordare di avere un calzino bucato. Sorridi, fai buon viso a cattivo gioco, prendi la scarpa che ti viene passata e inizi a calzarla. Ovviamente ti sei messo i calzini di lana, non hai nemmeno minimamente pensato che forse era il caso di indossarne di simili a quelli che avrai alla cerimonia, e la scarpa non entra. Ti viene fornito quell'attrezzo strano, quel coso che ogni uomo si scoccia di usare , il calzante , decidi quindi di applicarti un po' per capire come funziona ed alla fine , tutto soddisfatto, ci riesci.
La scarpa è un po' stretta sulla pianta, ma le punte sono sufficientemente lontane dalle dita.
"Amore,metti anche l'altra e facci qualche passo..."
Allora te prendi, metti anche l'altra ,tutto soddisfatto che ormai l'uso del calzante per te non ha piu' segreti, e inizi a camminare.
Cammini, cammini e appena stai per uscire dal tappeto inizi a sentire l'urlo alle tue spalle...Ok,hai appreso che non si cammina sul pavimento nudo con le scarpe in prova. Bene , le scarpe ti entrano e non ti fanno troppo male , a questo punto sorridi e dici , con aria felice: "Le abbiamo trovate! Andiamo a pagare?"
Ingenuo.
Dovrai girare almeno altri 3 negozi , prima che lei ti dia il permesso di prenderle. Visionare almeno altre 5 paia di scarpe concorrenti, paragonare prezzi e materiali , tipi di suole e tacchi.
Alla fine, sfinito, prendi e torni nel primo negozio , ti sei guadagnato il diritto di prendere il primo paio che avete visto.
La giornata potrebbe finire qui , "torniamo a casa che è il momento della poppata" , pensi, ed invece lei ti dice:
"Amore, ora me lo faresti un favore?Perdiamo altri 5 minuti? Voglio prenderne un paio anche per me..."
Ti ributti sul puffo, sconsolato, mentre lei si fa prendere tre\quattro modelli.
Ne cambia uno ogni minuto , ed ogni volta dice "Aaamore , senti ma come mi stanno? Queste dopo cinque minuti che le indosso mi fanno un male..."
Che le hai provate a fare?-pensi.
Davanti a te, magra consolazione, l'altro puffo è occupato da un altro uomo, anche lui accompagnato, che ti guarda con immensa solidarieta'. Anche lui è sotto il pacchero-ti piace pensare piu' di te- e anche lui , questo pomeriggio, probabilmente pensava di dover solo prendere un paio di scarpe nere...

1 commento:

Ornella ha detto...

considerare un paio di scarpe come SOLO un paio di scarpe...ingenuo!!!ah gli uomini...sono poco pazienti, non hanno buon gusto e conoscono solo i colori primari!!!!